Dopo un'ora passata a cercare i miei amici in un mare di piume e persone sorridenti, estasiati da una Luna per ora inesistente. Ma quanto ci mette la Luna a sorgere? Sembra quasi un'alba... Penso nervosa mentre atterro con uno sbuffo rassegnato accanto ad un divertito e nervoso SquamaVerde. -Problemi?- chiede quando mi avvicino. Annuisco. -Non vedo Selvaggia e Felix... Soprattutto Selvaggia...-
Squama resta in silenzio un momento, rimurginando. Lo lascio fare, impercettibilmente tesa. Poi, riaprendo gli occhi, risponde: -Selvaggia è andata verso Ovest, mentre Felix credo sia alle Stalle...Ehi!- mi strilla infine. Ma io già non ci sono più, perché velocemente ho spiccato il volo allontanandomi velocemente. Al drago non rimane che borbottare qualcosa di incomprensibile.
Un battito d'ali, e trovo la mia direzione: le Stalle dei Grifoni, di certo luogo più concreto di un vago "verso Ovest". Non chiedo informazioni, ma mi dirigo direttamente verso un imponente edificio, largo almeno una decina delle semplici case elfiche. E' ovvio che si tratta delle stalle grazie al continuo fuggifuggi di elfi e grifoni che proviene da quella direzione. Con un rapido battito d'ali, mi avvicino atterrando su una sporgenza rocciosa poco distante. Trattengo il fiato nel rimirarlo: a differenza di molti degli altri edifici, è costruito con mattoni rossicci molto caserecci, in grande contrasto con i fregi bluastri raffiguranti linee sinuose con, ad intervalli regolari, dei grifoni raffigurati nei mimimi particolari: mirabili sono soprattutto le ali, che danno movimento all'intera composizione. L'edificio è a più piani e dovunque si possono notare dei grandi portoni: alcuni, aperti, lasciano intravedere dei corridoi ai lati dei quali ci sono delle nicchie, evidentemente adibiti per ospitare i grifoni. Ogni portone è sormontato da uno stemma, sempre diverso per ogni entrata: probabilmente si tratta dell'entrata personale di ogni famiglia per visitare il proprio grifone. Al piano terra si trova l'entrata più grande, di un legno scuro come l'ebano: è la zona più affollata, ghermita di elfi con delle casacche scure e guanti ed altri vestiti con abiti di festa. Lì mi dirigo, atterrando con eleganza dovuta alla figura davanti ad un elfo forzuto dalle ali ramate, che tiene per le briglie un grifone di uno strano colore verdognolo appena affidatogli da un'elfa. L'individuo mi scruta un momento prima di proferire, rude e senza paura: -Benvenuto, giovane dragonessa. Io sono Frigen, Stalliere dei Grifoni. Cosa desideri?-.
Annuisco, apprezzando il suo comportamento pacato ma cordiale. -Cerco Felix, la Guardia dei Grifoni. Mi è stato riferito che è qui-.
L'elfo scuote la testa. -Se n'è andato poco tempo fa a godersi la festa, con...Selvaggia...Dopo che lei ha posato Swift- rispondendo, Frigen indica un portone del piano superiore, con l'insegna di un paio di ali ed una spada obliqua. Annuisco borbottando un ringraziamento, poi mi allontano di nuovo, continuando la ricerca dei due.
Gli elfi si fanno intanto più eccitati: la fantastica Luna stà quindi per sorgere. Ci sono ali piumate d'appertutto nel villaggio, sembra di stare in una gigantesca uccelliera. Sospirando, mi avvicino di nuovo a SquamaVerde, circondato da svariati Elfi, quando due figure attraggono la mia attenzione: Felix e Selvaggia, l'uno che porta in braccio l'altra, si stanno dirigendo verso la cascata. La cosa mi pare strana:gli abitanti della capitale sono ormai tutti radunati su vari spuntoni di roccia ricolmi di cespugli, che sono esattamente nella parte opposta a dove si stanno dirigendo i due. Silenziosa, li osservo con una punta di sospetto. I due planano dolcemente seguendo la turbolenta linea della cascata. Quando però scompaiono alla mia vista, decido di tenerli d'occhio. Chiudo gli occhi un momento, concentrandomi, riconosco lo sbattito delle ali di Felix e con una svolta salgo in alto, per cominciare a seguirli come un rapace segue una preda. Da lì, guidata più dall'udito che dalla vista, comincio a seguirli: sono vicini, abbastanza perché riesca a sentirne le risa ed i bisbigli, abbastanza perché non li possa perdere, eppure troppo distanti per sapere cosa dicono o per essere scoperta. Inoltre, da quanto ho osservato, l'aria di festa rende gli elfi più intorpiditi e meno attenti, aiutando la mia missione di spia: curioso, ma nessuno, nemmeno gli elfi del villaggio, nota la mia figura in cielo o il mio allontanamento.
Li seguo per un po', poi vedo Felix che atterra, posa Selvaggia sull'erba, cominciano a camminare insieme, quasi correndo. Mi faccio più attenta, serpeggiando sinuosa in cielo, sfruttando quanto più possibile delle correnti amiche, fin quando mi rendo conto di non vederli più: sembrano scomparsi, in un battito di palpebre cornee. Un attimo di sconcerto, poi chiudo gli occhi e provo ad ascoltarne le voci: parlano con bisbigli, difficile capire da dove vengono... Poi di colpo riesco a capire dove sono: una radura, ben nascosta dall'alto da una fitta vegetazione, da dove proviene una strana luminescenza. Svelta, mi tuffo nella selva in un punto abbastanza distante da loro, dal quale nemmeno le voci sono più udibili. Riesco a ritrovarli solo grazie alla luminescenza di prima, che man mano che mi avvicino alla radura aumenta. Il bagliore è emesso da piccoli boccioli purpurei e violacei, dai quali esce di tanto in tanto del succo luminoso. Sempre più curiosa, arrivo infine alla radura, trovando un punto abbastanza propizio per osservare. Le squame emettono uno schiocco contro i ramoscelli quando mi poggio a terra, ma i due non se ne curano. Aggrotto la fronte: solitamente Selvaggia è attenta a quel tipo di cose...
La radura è una piccola conca erbosa, circondata da cespugli dei fiori luminosi e difficilmente localizzabile. Accanto, scorre il fiume con placida tranquillità, così ampio da sparire all'orizzonte, mentre in alto nel cielo l'atmosfera è rischiarata dalle due Lune butterate, ben diverse da quelle terrestri. Selvaggia e Felix, invece, si trovano ai margini opposti della radura, senza parlare, rimirando quel luogo incantato. Distolgo un attimo la concentrazione attirata dai fiori: i boccioli stanno emettendo un leggero tremore, lasciando gocciolare sul terreno un po' del loro nettare. Da ogni chiazza luminosa sbocciano dei piccoli fiori candidi della stessa forma di quelli purpurei, che presto invadono il terreno attorno a me. Di colpo, una fragranza forte ma dolce si espande nell'aria: è un profumo molto buono, ma così dolce da risultare quasi insopportabile. Infine, Selvaggia parla: -E così, la Terza Luna stà per risorgere- dice in tono quasi tragico. Felix sospira. -La Luna che ha segnato la fine di una grande burrasca... Ma l'inizio della nostra tempesta personale-. Selvaggia si volta verso di lui. -Non dire così. E' stato un bene, ha reciso molte lotte intestine...-
-Ma ha dato luogo a tanti pregiudizi inutili-. I due si sono avvicinati, stringendosi la mano con forza, sinceri in quanto pensanti di esser soli... Sono quasi tentata ad andarmene, ma la curiosità ha la meglio. Felix ha spalancato le ali che risplendono di riflessi colorati alla luce lunare. Selvaggia allunga una mano candida, carezzandone le piume. Felix chiude gli occhi. -Le ali... Ti sono sempre piaciute, vero? Quando ti vedo guardarle così... L'ammirazione per la tua maledizione...-
Selvaggia ritira la mano, si gira di spalle, gli parla: -Devi smetterla di essere così. Il pessimismo non aiuta nella nostra situazione... E tu lo sai. La speranza non è dunque rimasta?- chiede seria. L'aria di festa sembra cancellata. Intanto, i fiori continuano a vibrare sempre più forte, l'aria è sempre più densa di quel profumo...
D'improvviso, una luce violacea comincia a brillare dall'altra parte dell'immenso fiume, mentre il cielo prende sfumature blu pervinca. Le nuvole si fanno violacee ed una gigantesca sfera violacea comincia a sorgere, altera, portando una luce potente ma scura, in uno strano contrasto, che comincia ad avvolgere tutto e tutti. Man mano che la Terza Luna sale e che la sua luce si fa potente, i fiori cominciano a sbocciare, spargendo una scintillante polverina bluastra ovunque. Ma la cosa più incredibile sono le ali di Felix: da grandi e potenti che erano, vanno a diventare sempre più trasparenti, fino a scomparire come fossero state un miraggio...
D'improvviso, Felix poggia delicatamente le braccia sulle spalle di Selivaggia, la fa voltare, le cinge la schiena. -Il pessimismo aiuta a rendere le cose belle della vita ancora più belle- sussurra piano. Un attimo, e ciò che temo e spero avviene: Selvaggia alza appena la testa, socchiudendo gli occhi, e le loro labbra s'incontano, così naturali da nascondere il segreto che celano. Non ho il coraggio di essere gelosa, di intromettermi, di fare qualcosa: perché se anche so che quello è un amore illecito, un amore profano, è così indicato, così bello in quel momento unico da sembrare irreale. Poi, per effetto della luce, della magia, della scomparsa delle ali di Felix, la loro coppia mi sembra naturale, come fosse esistita da sempre. Con quell'unico attimo, molti dei miei dubbi sbocciano in aria come i fiori della Luna. E capisco che, anche se tutto il mondo fosse stato contrario alla loro unione, io non avrei potuto ostacolarla: l'avrei difesa, appoggiata, protetta...Come il simbolo dell'amore che tutti bramano.
In silenzio, con delicatezza, fuggo da loro, per concedergli la solitudine che si meritano, mentre urla di gioia degli elfi ignari rimbombano nel cielo...
Sunday, January 6, 2008
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9 comments:
Finalmente hai continuato. Hai visto comunque che ti ho inviato una e-mail in cui ti facevo gli auguri di natale e di capodanno? Perché non ho ricevuto nessuna risposta. E visto che ci siamo ti dico un'altra cosa: se vuoi contattarmi in forum comunity mi puoi trovare facilmente. Io ho lo stesso nickname di forum free. Tu ce l'hai invece? Perché infatti mi andrebbe di parlare ancora con te.
Ti ho mandato una MP, spero tu l'abbia ricevuta!
Scusa se non ho continuato, ma dopo il post del re sono stata due settimane in vacanza... ^^
Anche x me in nick è sempre lo stesso (Lupetta94) per entrambi i forum... Adesso provo a finire questa dannata festa della Terza Luna :P
Ok, il capitolo è scritto a rilento, ma oggi ho un po' da fare.. :P
Spero di finirlo domani!
Bene. Ti aspetto.
Uao. Proprio carina questa scena (è veramente romantica)! ^^
Non vedo l'ora di sapere cosa accadrà dopo. Comunque, l'immagine l'hai presa da Internet, o te l'ha disegnata un'amico (o amica)?
Grazie! E così finisce la notte della Terza Luna...^^
Comunque, l'immagine l'ho trovata in Internet... Mi piaceva tanto che ho deciso di ricamarci una storiella sopra, e così sono nati i personaggi di Felix, gli Elfi del Giorno e la festa della Terza Luna. Curioso, vero, tutto da una semplice immagine? :P
Quindi tutta questa parte della storia ti è nata da una semplice foto. Carino. XD Magari ti viene in mente altro se ti capita di vedere altre immagini.^^
Siii... Mi farò le flebo di Internet XD
Non so se comincio un nuovo capitolo oggi, ma credo che domani ricomincio a scrivere ^_^
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