Le parole di Felix non sono menzoniere: difatti, dopo poco lo vediamo riapparire, seguito da una voluminosa signora dalle ali argentate ed un ragazzino dimostrante dieci anni. Tutti e tre si posano con leggerezza accanto a noi. La donna ha un'espressione del tutto contrariata. Il bimbo invece ci guarda con occhi ridicolmente grandi. Entrambi portano due pesanti bisacce. Felix, impassibile, ce li presenta: -La Guaritrice, Winfel ed il suo aiutante, Minik. Saranno loro i vostri curatori. Siate gentili e disposti ad esser curati...Perché loro saranno cordiali con voi.- L'ultima frase sembrava più un ammonimento alla donna che una vera e propria affermazione. Detto questo, comunque, il guardiano spicca il volo allontanandosi. La donna sbuffa, poi comincia a visitare Squama, che scruta con disprezzo la donna. Ella intanto, palpa delicatamente le ferite del drago, soffermandosi soprattutto su quelle procuratogli da Felix. -Il buon vecchio Guardiano c'è andato pesante- commenta alla fine della visita. Squama ringhia appena, ammonitore. Winfel lo guarda burbera. -Fa solo il suo mestiere...- commenta pacificamente Minik, che intanto si è messo ad impastare uno strano intruglio a base di erbe a me ignote. Quando si accorge che lo stò guardando, mi sorride timido.
Sorriso che viene troncato dalla Guaritrice, che brusca gli strappa la ciotola dalle mani. Il ragazzino scrolla le piccole ali brune prima di prendere un'altra scodella per poi ricominciare da capo l'impasto medicinale. Winfel comincia ad applicare l'impasto sulle ferite di Squama, che digrigna i denti dal dolore. Tuttavia soffre in silenzio. Infine, l'elfa gli applica il medesimo impasto sulle ferite alle ali, dicendo poi: -Con te ho finito. Fai il meno movimento possibile nei prossimi tre giorni e tornerai a saltellare e volare come un pupo. Ora passiamo alla femmina-. Mi inchioda con lo sguardo e comincia a ripetere i medesimi controlli che ha attuato su Squama. Alla fine, ghignando, batte una mano su una mia poderosa zampa. -Tu te la sei cavata meglio del tuo compare- dice allegramente -Tuttavia, ti ho vista piùttosto rigida nei movimenti. E' la prima volta che ti scontri con dei grifoni?-
-Sì-
-Allora questo spiega tutto. Il veleno del loro becco è solitamente più potente quando non è mai provato. Tu potrai tornare a muoverti tra qualche ora. Minik?-
Il ragazzo alza la testa. -Sì?-
-Occupati tu della sua medicazione. Non è difficile... Dovresti riuscirci. Io intanto vado.-
Il bambino s'irrigdisce. Fa per obbiettare, ma l'elfa ha già spiccato il volo. Alla fine mi guarda, occhi sbarrati dalla paura.
-Non preoccuparti- faccio io, ironica. -Non ti mangio mica-.
Minik non sembra molto convinto, tuttavia s'avvicina piano e comincia a spalmarmi con mano tremante l'intruglio fresco sulle ferite. La sua mano diviene sempre più decisa mano a mano che procede.
Io intanto guardo addolorata Squama: si vede che rimanere fermo gli pesa, e non poco. Infine, lui sbuffa. -Che hai da guardare?- dice brusco. Mi riscuoto, abbassando il collo per facilitare il lavoro di Minik, svolazzante intorno alla mia testa. -Niente... Solo una domanda- dico, appigliandomi alla prima cosa che mi viene in mente.
Lui finalmente sorride. -Cosa, di grazia?- dice ironico. Io continuo. -Felix ha parlato di Terza Luna. Cos'è esattamente?-
Il drago fà per rispondere, ma viene interrotto dal Minik, finalmente placatosi dal suo svolazzamento. Con un balzo mi è davanti, gli occhi leggermente vaqui, come sommersi dai ricordi. -Narra una leggenda che una Terza Luna sia sorta nel girono della scissione delle razze elfiche, per aiutare le due nuove e ancor deboli razze nel simultaneo e potente incantesimo attuato per legarsi alla creatura stabilita. La Luna fu alta nel cielo per due giorni e due notti, prima di svanire completamente. Nessuno studioso sa spiegarsi come sia sorta, nè che fine abbia fatto... Si sa solo che una volta l'anno, il giorno celebrato come la Divisione Elfica, la Terza Luna risorge, donando nuova speranza al popolo elfico, sia Diurno che Notturno. Alla vigilia e per la durata di quest'evento, che regni la pace fra le quattro razze. Ed, in sengo di rispetto, che tutti gli Elfi del Giorno perdano le ali durante la Sacra Notte. Inoltre, non appena la luce della Luna li sfiora, i Fiori Purpurei sbocciano, dando la possibilità con il loro nettare di creare svariate pozioni, più o meno utili. Questo è quanto và saputo, questo è quanto va rammentato. Comunque ho finito- aggiunge sorridendo. Mi sfiora il muso con una mano per poi spiccare allegramente il volo, lasciandoci entrambi ammutoliti.
Sunday, October 28, 2007
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
1 comment:
Dimmi, hai ricevuto il mio commento? Perché se pensi che non stò leggendo più la tua storia ti sbagli. Ti ho anche inviato un messaggio nel tuo profilo nel forum. Quindi stà tranquilla. Io la leggo ancora.
Post a Comment