Seguno alcuni momenti di silenzio, durante i quali tento di accostarmi all'imponente mole di SquamaVerde per riuscire a guardarlo in volto. Tuttavia, ogni volta che mi avvicino, il drago compie una virata veloce ma cauta per mantenere una certa distanza... Sempre più irritata, mi chiudo in un silenzio inbronciato, in attesa che siano loro a parlarmi... Tuttavia, nessuno sempra farci caso: ognuno continua a stare zitto, per i fatti propri... Dopotutto, a loro non cambia nulla parlare o meno: sono io quella che ha bisogno di spiegazioni.
Così, riesco a resistere per circa due minuti in silenzio, poi comincio subito a tartassare SquamaVerde di domande, nervosa per il dolore e per la mia ignoranza...
-Allora...Qualcuno mi può spiegare che succede esattamente? Perché non vi avvicinate più a me? Che mi ha fatto quel Phooka? Perché voi siete riusciti a mantenere la calma ed io, Felix e Cripto no? Perché quegli animali ce l'avevano con noi? E perché, Squama, mi hai detto che i Figli di Spirito sono collegati a noi...Voi...Insomma, ai draghi?- pronuncio tutto ad un fiato, tentando nuovamente di avvicinarmi.
Stavolta, Squama mi permette di rimanergli più vicino, ma continua comunque a tenersi ad una certa distanza.
-Dannazione quanto sei petulante...Tuttavia, hai ragione: immagino che darebbe fastidio pure a me starmene senza sapere nulla e con un tale dolore addosso... Ho conosciuto un paio di Rinnegati, nella mia vita: pare che alle lunghe il dolore divenga acutissimo...-
-Squama! Non divagare!- lo interrompo, sempre più nervosa: lo stò provando sulla mia pelle quanto ciò che mi ha fatto il Phooka faccia male, non c'è bisogno di sottolinerare che il dolore crescerà...
Il drago sospira...-Va bene, va bene..Calmati. Allora... Procediamo in ordine con le tue domande.
Punto primo: non ti avviciniamo a te perché sei una Rinnegata...-
-Una Rinnegata? Significa che la razza draconica mi ha esiliato o qualcosa del genere? Solo per quel Phooka?-
-No, non è così: sei una Rinnegata perché non hai ancora dato nulla in cambio ai Figli di Spirito per ciò che loro hanno fatto a te...Diciamo che è una specie di incentivo per finire quanto prima ciò che ti è stato comandato. In più, c'è il fatto che la Rinnegazione è... Trasmettibile: se tu mi toccassi in questo momento, anche io diverrei un Rinnegato, e quindi sarei costretto ad aiutarti per essere svincolato dai Phooka. Ovviamente, ti aiuterei con o senza Rinnegazione, però...Diciamo che meno creature ci soffrono meglio è, non trovi?- aggiunge esitante.
Rimurgino sulle affermazioni. -Quindi, è una specie di malattia infettiva... Significa che ogni creatura che tocco diverrà una Rinnegata?-
-No, certo che no: la questione riguarda solo i Draghi, e gli Elfi Notturni a loro vincolati. Se toccassi ad esempio Felix o Cripto, a loro non succederebbe nulla-.
-Aah...Capisco...- mormoro, per poi incanzarlo subito, per evitare di pensare troppo alla mia situazione di intoccabile: -D'accordo...Passiamo alle altre questioni: posso sapere esattamente come sono ridotta al di fuori? Mi sento bruciare, come se mi avessero frustato con una catena incandescente...Si vede qualche segno, sulle squame?- chiedo dunque, non tanto per vanità quanto per sapere quanto la mia situazione fosse penosa in tutti gli ambiti... E se, incontrato eventualmente un altro drago prima di aver adempiuto alla mia promessa, questo mi avrebbe riconosciuto in quanto Rinnegata.
Squama esita un momento, perdendo tempo a piegare le ali in modo da incontrare una corrente favorevole sulla quale già io mi muovo, così è Selvaggia a rispondermi, la voce impastata di amarezza. -Beh...Sì, ovviamente sì: hai tutto il corpo cosparso di strisce violacee spesse quanto il mio braccio e molto, molto evidenti... Così sei molto più inquietante di quanto tu già non sia in quanto dragonessa- dichiara sorridendo mesta. Dal suo tono, quell'affermazione sembra essere quasi una consolazione: probabilmente, essere inquietanti per un drago è un complimento... La cosa, in un certo senso, mi fa sentire ancora peggio di quanto già non stia.
-D'accordo anche questo... Comunque, vorrei vedere il prima possibile come sia ridotta davvero: dopotutto, se incontrassi da sola un drago Rinnegato dovrei comunque essere in grado di riconoscerlo. Tralasciando questo...Passiamo alle prossime questioni: in cosa consiste esattamente il potere dei Phooka, e per quale motivo voi riuscite ad irritarli rimanendo calmi; in più, gradirei sapere un altro paio di cosette, quali il collegamento tra Figli di Spirito e draghi, come ho già detto... Ed anche come diamine fai a sapere che quella che stiamo seguendo è la direzione giusta per la Chimera, Squama, se il Phooka non ci ha dato uno straccio di informazione a riguardo- profero ancora, sempre per evitare di riflettere troppo, come è mio solito fare, sulla situazione dolorosa ma anche spinta da curiosità sincera.
Squama ridacchia appena. -Procediamo sempre in ordine... Ed approfondendo bene gli argomenti onde evitare nuove domande, così facciamo contenti entrambi-. Sbatte un momento le ali e scrolla la testa nel vento fresco, poi ricomincia a parlare, Selvaggia in groppa a lui che tace ma che mi osserva, gli occhi più espressivi delle mille parole che mi vorrebbe dire...
-Allora: i Phooka sono dei Figli di Spirito, come avrai capito.. Sono un'insieme di creature molto vasto, che comprende tutti gli esseri che sono maggiormente legati agli Spiriti...-
-Cosa sono gli Spiriti? Esseri impalpabili che si manifestano di tanto in tanto?- lo interrompo, timorosa che dirotti il discorso direttamente su altri frangenti.
-No, niente di questo genere... Sono esseri ben reali, dalla personalità spiccata ed arcana... Se tu ne incontrassi uno e fossi superficiale come solitamente sei, li scambieresti per semplici folletti: la loro forma fisica è quella infatti di esseri minuscoli, piccoli perfino rispetto agli Elfi, aventi l'aspetto di teneri fanciulli... Tuttavia, è grande il potere in quei piccoli corpi, come anche grande è il peso sulle loro piccole spalle... Questi sono infatti la vera e propria reincarnazione degli Elementi, gli stessi Elementi che da sempre fanno parte della natura draconica e che concedono poteri superiori ai Custodi, o Guardiani... Sì, perché di fatto questo è il compito fondamentale di quei draghi scelti: custodire e proteggere gli Spiriti del nostro Mondo.
Orbene...Ogni essere vivente di questo Mondo, dal più minuscolo insetto alle grandi bestie delle profnodità, è stato creato da un predecessore degli attuali Spiriti, e da questi hanno assunto alcune caratteristiche utili alla sopravvivenza. Tuttavia, non tutte le caratteristiche di tutti gli Spiriti si manifestano in ogni creatura: solo alcune, quelle che caratterizzano maggiormente i componenti di una razza e che quindi li rendono particolarmente legati ai vari Spiriti, che hanno in aggiunta il compito di vigliare su i loro creati in modo da favorire l'armonia tra le varie specie. Così, ad esempio, i cervi sono protetti dallo Spirito della Terra, i Leoni dal Signore della Luce e i pipistrelli dai Padroni dell'Aria e dell'Ombra insieme.
In più, fra tutte le razze di qui vi sono alcune che sono state create dagli Spiriti in modo da riuscire ad aiutare le altre razze a cui questi sono legati: questi esseri, che operano come i reggenti governano al posto del Re, sono appunto i Figli di Spirito, ovvero coloro che sono capaci di utilizzare la magia... Nel nostro caso particolare, abbiamo a che fare con dei Phooka, creati dagli Spiriti di Terra ed Ombra per proteggere le razze erbivore notturne dai grandi predatori appartenenti, ad esempio, alla categoria della Luce: per questo motivo, come avrai intuito, hanno la capacità di manipolare o creare alcuni sentimenti, quali il nervosismo, la paura e l'istinto di sopravvivenza, in modo da riuscire a sviare la mente degli esseri ingenui, ad esempio rendendo loro nervosi o facendo creder loro di esser davanti ai nemici più spaventosi che questi si possano immaginare... Oppure da riuscire ad alterare il corpo e la mente dell'essere da proteggere, rendendolo temibile come un predatore affamato sia per l'aspetto fisico e le sue capacità fisiche che per i pensieri e la mente ostinata.- facendo una pausa, mi fa cenno con la testa di virare verso destra. Ubbidisco muovendomi con una planata dolce e meccanica, essendo la testa in quel momento troppo occupata ad immagazzinare e rimurginare sulle cose che ho appena imparato.
Sbuffando appena e muovendo il collo in sintonia con le ali per aumentare un po' la velocità del suo volo, Squama riprende a parlare non appena riesce a stabilizzare il suo assetto di volo: -Tuttavia, alcuni generi di creature riescono a salvarsi da questo tipo di vincolo psicologico...Ovvero, tutte le creature che sono dotati in maniera notevole di caratteristiche riguardanti la Terra, ed ad essere abbastanza sviluppate in ambito di logica da riuscire a compiere dei ragionamenti: grazie infatti alle capacità logiche, esse riescono a riconoscere il flusso anomalo di sentimenti in loro, mentre per merito delle caratteristiche ereditate dallo Spirito della Terra, esse riescono invece a neutralizzarle... Tuttavia, esistono ben poche creature con abbastanza coscienza di sè da riuscire a compiere questo procedimento, e tra loro ci sono i Draghi ed i Notturni Consacrati alla Terra.
La reazione spropositata del Phooka in confronto a questa caratteristica è ben comprensibile considerando il genere di carattere che solitamente manifesta questa razza...Te ne sarai accorta anche tu: sono esseri instabili, talvolta sadici, che non amano vedere il loro potere annullato, e se ciò accade vanno su tutte le furie- concluse con una nota di blando divertimento nella voce.
Rimasi un momento zitta, quasi stordita dalla quantità d'informazioni incredibili ricevuta: fino ad allora, non avevo capito appieno quanto l'elemento a cui ciascun drago era Consacrato potesse influenzarne le capacità...
-Quindi... I Draghi e gli Elfi Consacrati alla Terra non sanno solo far spuntare i le pianticelle dal terreno...- rimurginai ad alta voce con tono vagamente ironico, per indurlo a fare altre considerazioni sulla questione.
-Oh, certo che no: questa è solo una parte dei nostri poteri...La più ovvia, forse, ma non di certo l'unica: c'è molto di più, ovviamente... Alcune cose le imparerai anche tu tra non molto, quando conoscerai Squarrel, il Guardiano della Terra, e Lenrock, lo Spirito di quest'elemento. Cose come aumentare la velocità sfruttando la longevità delle piante secolari, ciò che utilizzerei in questo momento se tu non fossi una tale lumaca.
Comunque... In generale, le abilità di un elemento riguardano sia le mansioni concrete, appunto come il far crescere le piante, che un ambito più astratto... E, nel caso specifico della Terra, ciò riguarda in particolare i ricordi: come infatti i Draghi dell'Aria riescono a leggere nei sogni della gente, noi consacrati alla Terra riusciamo a lettere i ricordi degli esseri viventi, se lo vogliamo. E' un'abilità che può avere dei riscontri interessanti: ad esempio, al momento sto sfruttando le memorie dei vegetali che stiamo sorvolando per riuscire a captare una traccia della chimera. Per questo so esattamente dove stiamo andando- concluse con un grugnito, per poi sbattere ancora le ali e portarsi ad un'altezza leggermente inferiore rispetto a quella di prima.
Lo raggiunsi, e vidi che aveva gli occhi semichiusi: sembrava concentrato. Così, mi rivolsi a Selvaggia, che silente scrutava l'orizzonte, vigile come una sentinella.
-Quindi... Adesso sta fiutando i ricordi delle piante? Riesci a sentirli anche te?-
Lei si voltò appena verso di me, scrutandomi con occhi distratti seppur soffermati sulla mia figura: -Sì ad entrambe. Tuttavia, mi risulta abbastanza difficile da questa altezza...E' una cosa che richiede molta concentrazione: per esserne capace mentre vola e parla, Squama deve essere dotato di un talento maggiore, rispetto ai nostri fratelli Consacrati...C'era da aspettarselo, da uno come lui, che...- fu interrotta brutalmente da uno scossone di Squama, che chiudendo momentaneamente le ali con un movimento brusco perse velocemente quota. La reazione mi sorprese, ma pensai fosse legata alla concentrazione del drago sulla pista, e non tanto sullo stile di volo
Fu Selvaggia a smentirmi, dando una pacchetta al collo del drago con aria dolcemente contrariata: -Non è il caso di omettere oltre questo piccolo particolare... Dopo tutto quello che ci è successo in questi giorni, non credo che sia questo dettaglio a modificare granchè i nostri legami reciproci...-
-Cosa?- domandai curiosa, avvicinandomi quanto possibile senza correre il rischio di sfiorarli per sbaglio e trasmetter loro la maledizione.
-Niente di che: solo che Squarrel, il Guardiano della Terra, è mio padre...Sei contenta, adesso che lo sa?- rispose borbottando il drago, rivolto prima a me e poi, con tono decisamente più seccato, all'Elfa, che sorrideva sotto i baffi.
-Oh...- esclamai un momento interdetta, per poin parlare in tono vagamente piccato -Davvero?! Quindi, saresti una specie di...Signor Drago, magari ereditante il compito di guardiano...Ovviamente, una cosa da niente! E Selvaggia da quanto lo sa?- La cosa mi seccava leggermente, più per capriccio del fatto di essere ancora una volta l'ultima a conoscere le questioni importanti in quel maledetto mondo più che altro.
SquamaVerde sbuffò di rimando, sogghignando appena: -Gliel'ho detto parlando del più e del meno mentre te eri in fuga da sensi di colpa, quando ci hai rivelato la tua vera natura...E comunque, se dico che una cosa non ha importanza, vuol dire che non ha importanza: il fatto che io sia figlio del Guardiano non significa che sia superiore ai miei parirazza, nè che erediterò un bel niente...Non è mica una di quelle cianfrusaglie da bipedi, che si ottiene dal sangue, la carica di Protettore di uno Spirito!-
-Questo è vero- ribattè Selvaggia -Ma ciò non significa che tu non parta con una marcia in più: dopotutto, se tuo padre è quel che è, e tu sei così straordinariamente dotato in queste capacità, qualcosa vorrà dire...Magari, hai un cuore abbastanza grande da...-
-Ehm... La questione del cuore è in senso metaforico o letterale?- chiesi, più per scherzo che per altro.
Selvaggia alzò la testa, guardandomi confusa per un secondo, per poi scuotere la testa con aria sconsolata: -Ah, è vero, tu non puoi saperlo... Comunque, c'è un motivo per cui sono stati proprio i draghi ad essere scelti come Guardiani... Spiego io, Squama?- s'interruppe poi, rivolta al drago.
-Fa' pure: se mi concentro di più faremo prima.-
La Notturna sorrise appena, per poi riprendere puntando gli grandi occhi verso di me: -D'accordo. Dunque... La risposta a questa questione è la motivazione anche della vostra versatilità a tutti gli elementi: sapete volare, sputare fuoco, camminare e correre, parlare, interagire con altre razze, usare la magia... Siete esseri molto intelligenti, ma allo stesso tempo dotati di un istinto e di una violenza che solo poche altre fiere possiedono. Questo è dovuto perché voi, e voi soli, siete stati creati da tutti gli Spiriti assieme, e siete composti approssimativamente in parti uguali da tutti gli elementi: dove in un cervo prevale maggiormente l'elemento della Terra, ed in un grifone quello della Luce e dell'Aria, in voi tutto è armoniosamente costruito... O quasi. Vi è infatti in ogni drago un elemento che ha leggermente il sopravvento sugli altri, in una parte abbastanza piccola da non implcarne troppo le caratteristiche basiliari dell'essere, ma abbastanza grande da rendere differenti le sottorazze di drago: questa è la principale differenza tra un Drago dell'Aria ed uno del Fuoco, tra un Drago della Luce ed uno dell'Ombra, e così via.
Come derivazione da questo bilanciamento, vi è il fatto che il vostro cuore possiede una forma particolare: è più grande, in proporzione, rispetto a quelli delle altre creature, in quanto possiede una specie di conca che vi permette di utilizzare la magia...Eppure, il suo scopo principale è un altro: infatti, è lì che in caso di pericolo si rifugiano gli Spiriti, in quanto così possono disporre e guidare la magia del drago che li ospita, rendendolo più potente ed alzando le probabilità di scampare al pericolo.
Tuttavia, non tutti i cuori di drago sono abbastanza potenti da sopportare il flusso magico e la potenza Spiritesca: da qui, la distinzione tra Guardiani e Draghi normali.
In altre parole, tutti i Draghi sono nati come possibili difensori degli Spiriti, perché per questo sono stati creati: da lì, sta ad ogni Spirito scegliere quello più adatto a sè come guardia del corpo- concluse, scrutandomi per capire se avevo afferrato il concetto.
La spiegazione mi lasciò tanto sbalordita da farmi perdere per un momento il ritmo del volo, che recuperai con un po' di fatica mentre fissavo con occhi sbarrati Selvaggia in groppa a Squama: da quello che era partito come un semplice commento, quasi una battuta, vi erano state svolte talmente sconvolgenti... Per qualche oscuro motivo, avevo sempre pensato che i draghi non si fossero mai fatti domande sui propri poteri, nè che possedessero notizie tanto precise e quasi scientifiche sul loro essere: vi erano questioni che toccavano percentuali, ed altre che erano vicinissime a quella logica concreta alla quale mi ero sempre affidata quando ero stata un'umana, e che avevo ripudiato da quando mi erano spuntate le ali... Ritrovarle così, improvvisamente, mi diede uno strano e futile senso di conforto, come se avessi ritrovato in un mondo alieno qualcosa di caro e familiare...Seppur quasi inutile nella situazione in cui mi trovavo.
Mi riscossi nell'osservare l'espressione incuriosita di Selvaggia, che mi scrutava con un accenno di divertimento nello sguardo interrogativo.
-Niente...E' che questa spiegazione rientra molto nel genere di quelle che si compiono nel mio mondo: qui, mi sembra, è molto più radicata l'abitudine di accettare le proprie capacità in quanto tali, invece che tentare di studiarne le cause, i fenomeni e gli effetti... Diciamo che si accettano certe cose per istinto invece che comprenderle mediante studi- dissi, aggiungendo la frase finale per riuscire, con effetto mediocremente scarso, a non far sembrare l'affermazione una critica all'attuale mondo in cui vivevo, ancora così strano ma che stavo cominciando ad apprezzare.
Squama ridacchiò all'affermazione: -... E' un'affermazione vera solo in parte: l'attitudine al capire mediante lo studio concreto i vari fenomeni del nostro mondo esiste ed è ben radicata, ma solo in alcune sottorazze di alcune specie del nostro mondo, come ad esempio quella dei Topi della Colonia della Lava Purpurea... Ed anche i Draghi Consacrati a Lanthilg, l'attuale Spirito della Luce. Tuttavia, a differenza di questi ultimi, che sono un po' eccentrici ma tuttavia ben accetti dalle altre razze draconiche, i Topi Purpurei vengono evitati dalle altre specie per il loro comportamento sprezzante verso quasi tutte le altre creature di questo mondo, che reputano "inette in quanto non votate alla Luce della Sapienza"... O altre baggianate simili. Danno ascolto solo a Lanthilg stesso, e a qualche raro individuo che ha tratto la loro attenzione per qualche ragione oscura ai più- concluse, alzando gli occhi all'immensità sopra di noi con aria sconsolata nel parlare dei roditori.
-Ooh... Secondo me, potrebbe essere interessante incontrarne uno!- dichiarai, quasi entusiasta: un sesto senso mi diceva che non mi sarei trovata con loro... Anche se parlare di istinto nei confronti di una razza che idolatrava la ragione era una cosa molto ironica.
Selvaggia mi guardò, sorridendo: -Dovresti vederti, Stella! Ti si sono illuminati gli occhi!-
-Beh... Adesso non esageriamo- borbottai scansandomi un poco da loro, piccata.
In quel momento, Squama s'irrigidì, sbuffando piano e virando bruscamente verso destra: -Ci siamo. Adesso, senza neanche farci attenzione, si può addirittura sentire l'odore della chimera...- borbottò ringhiando tra sè.
Sentendo il cuore che accellerava i battiti, annusai l'aria con maggiore intensità e concentrazione: effettivamente, era abbastanza percepibile uno strano odore, che non avevo notato prima per distrazione... Aveva un che di appetitoso, come quello delle prede con le quali ormai ero abituata a banchettare...Eppure, qualcosa di indistinguibile inzozzava quell'essenza, dandole una nota stridente di pericolo ben percepibile alle mie narici.
Mi rivolsi nuovamente al drago verde: -Squama... Che genere di creatura è una chimera?- dissi, digrignando i denti per una scossa di dolore che mi aveva appena attraversato la coda, segno che il marchio sopra di me stava svolgendo il suo compito.
Il ringhio di Squama si fece più minaccioso: -Come hai già sentito, sono bestie create per diletto o per errore fondendo con la magia due animali di tendenze Elementari diverse od opposte: una preda ed un predatore, ad esempio... Sono cose che di tanto in tanto vengono anche compiute dagli Spiriti, ma con le chimere è diverso: infatti, essendo una qualsiasi creatura di questo mondo, eccetto le reincarnazioni degli elementi, dotata di un flusso magico più debole ed impuro, ciò che si viene a creare è un essere mostruoso, spesso incline ad una folle violenza... L'unico modo per combatterlo è quello di distruggere tutti i cuori delle creature che lo formano oppure, per non uccidere queste ultime, di riuscire a scindere gli animali da cui questa è composta. Poche crature riescono a compiere quest'ultima cosa, però i draghi ne son capaci: per questo, il Phooka ci ha assegnato una tale missione, ritenuta da lui di pari difficoltà rispetto a quella in cui ti trovavi quando hai chiesto l'aiuto ai Figli di Spirito... Ma staremo a vedere: la situazione mi sembra più grave del previsto, olfattivamente parlando...- decretò, abbassandosi di quota.
Lo seguii, deglutendo preoccupata: se perfino il combattivo Squama sosteneva che una situazione poteva esser grave, allora voleva davvero dire che ne avremo viste delle belle...
Monday, December 15, 2008
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